Presidente, qual è l'attuale situazione del settore nella sua regione, il Friuli Venezia Gulia?
Le nostre attività sono completamente ferme dal 24 febbraio, ed il blocco al 100% è previsto, per il memento fino al 3 aprile. Questo in via teorica, ma stiamo ricevendo disdette per il mese di maggio ed anche per giugno.
Dato poi il susseguirsi dei provvedimenti legislativi di ora in ora, non sappiamo se questo blocco sia realisticamente fne il 3 aprile e potrebbe estendersi ancora e quindi non sappiamo quale sarà lo stato dell’emergenza nel corso dell’estate.
La situazione vede quindi tutto il personale a casa, per il momento in ferie che è l'unico strumento adesso a disposizione.
Speriamo vivamente di passare al più presto, a seguito delle pressioni del settore, ad una cassa integrazione in deroga.
Lo stato di emergenza ci ha portato a sospendere tutte le assicurazioni dei mezzi, che sono fermi, e stiamo interloquendo con gli istituti bancari affinchè ci accordino la sospensione o l’allungamento dei mutui di finanziamento.
Siamo dunque in una fase di stallo, in attesa che arrivino le misure
Presidente, ci sintetizzi quali potrebbero essere le misure necessarie per fare in modo che le imprese del settore TPL escano da questa fase senza gravi conseguneze
Le imprese ora hanno bisogno di un supporto concreto e mirato. Le misure richieste sono quelle che la Federazione ha avanazato nelle sedi competenti, presso il Ministerio e dunque:
- gli acconti Irpef/IRES 2020 (giugno novembre 2020) posticipati a saldo, a giugno 2021;
- i contributi INPS anno 2020 figurativi. Interventi già fatti in passato per altre categorie (giornalisti, esercito, forze dell’ordine, lavoratori esposti amianto, ecc.). Il settore, in quanto trasporto pubblico non di linea, a tariffa amministrata e con obblighi minimi di servizio (servizio h 24, 365 gg annuo, obbligo di prestazione in ambito comunale, utenza indifferenziata ecc.) ha titolo per richiedere tale misura;
- la sospensione dell’inserimento dei contribuenti con codice ATECO 493210/493220/493909/503000, soggetti ad accertamento per sforamento dei parametri ISA 2020;
- la CIG per tutte le imprese del settore (compresi gli organismi economici di cui all’art.7 comma 1, legge 21/92), anche se con meno di 5 dipendenti con intervento chiarificatore del Governo preso l’INPS per lavoratori para subordinati e a tempo determinato, al fine di evitare che le sedi territoriali INPS, respingano le domande avanzate dalle imprese;
- l’esclusione dall’obbligo di emettere gli scontrini elettronici per coloro che effettuano servizio pubblico non di linea di persone;
- il sostegno all’accessibilità al credito presso le banche e gli istituti finanziari attraverso il fondo piccole e medie imprese.
- la sospensione del codice crisi di impresa (Decreto legislativo, 12/01/2019 n° 14).
Confidiamo nella responsabilità del Governo e ci auguriamo che tutto questo finisca presto. La situazione è davvero drammatica