Presidente, ci dica la situazione del momento in emergenza
Il settore delle pulizie attualmente ha subito un netto ribasso in seguito alle chiusure cautelative di diverse realtà produttive, ma allo stesso tempo viene compensato soltanto per una parte da una richiesta di servizi extra per la sanificazione e la disinfezione dei locali attualmente operativi; per quanto concerne il settore della ristorazione, invece, si registra una grave perdita, vista la chiusura delle scuole e la riduzione dei pasti per la mensa aziendale, costringendoci anche ad offrire un menù semplice e restrittivo causa difficoltà di reperimento e di consegna della merce.
Come vi state muovendo dunque?
Per tali motivi ci vediamo impegnati in un costante rimpiego delle risorse umane, laddove possibile, nelle attività di pulizia aggiuntive e a ricorrere alla misura del Fondo di Integrazione Salariale, per le addette alla ristorazione purtroppo temporaneamente non occupabili.
Si nota peraltro anche un clima di ansia e paura fra il personale, infatti più di qualcuno preferisce restare a casa usufruendo di ferie o permessi, o ricorrendo alla malattia, pur di non rischiare sul luogo di lavoro, es-sendo a contatto con altre persone.
Si è registrato nelle ultime 2 settimane un aumento considerevole delle malattie, causando così una conti-nua riorganizzazione del lavoro, giorno per giorno e costringendoci a posticipare qualche richiesta di inter-vento.
Inoltre, a livello finanziario, il sistema dei pagamenti è in fase di stallo, infatti negli ultimi giorni non si regi-strano accrediti; nel medio-lungo termine tale situazione si protrarrà e avremo un’insolvenza bancaria per mancati pagamenti di clienti, amministratori di stabili condominiali, ma anche da parte di Enti pubblici.
Quali sono le misure concrete?
Le misure che andrebbero adottate riguardano senz’altro uno sgravio delle imposte e degli aiuti concreti alle imprese che, seppur in crisi, sono tenute a garantire un servizio alla collettività.