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SETTE ULTRAMARATONE IN SETTE GIORNI: PRESENTATA LA QUINTA EDIZIONE DI “KEEP CLEAN AND RUN+”, 730 CHILOMETRI LUNGO IL PO PER SALVARE L’AMBIENTE

SETTE ULTRAMARATONE IN SETTE GIORNI: PRESENTATA LA QUINTA EDIZIONE DI “KEEP CLEAN AND RUN+”, 730 CHILOMETRI LUNGO IL PO PER SALVARE L’AMBIENTE DAL 4 AL 10 MAGGIO, L ’ E CO-ATLETA ROBERTO CAVALLO PERCORRERÁ IL CORSO DEL PO PER SENSIBILIZZARE CONTRO L'ABBANDONO DEI RIFIUTI

Categorie: Sostenibilità ed ambiente,   Dalle Cooperative Tags: cooperative,   sostenibilità,   ambiente,   rifiuti,   corsa,   littering,   sport,   maratona,   mare,   ERICA,   Responsabilità,   PO,   FIUMI

Sette ultramaratone in sette giorni lungo il Po dal Monviso al Mar Adriatico: è questa la nuova sfida di Keep Clean and Run+ (KCR+), l’eco-trail contro l’abbandono dei rifiuti (littering) giunto alla quinta edizione ed evento centrale italiano della campagna europea “Let’s Clean Up Europe!”.

Dopo aver percorso nelle precedenti edizioni il nord, centro e sud Italia, e aver risalito lo stivale da Bari a Chioggia in bici nell’edizione 2018, il “rifiutologo” e divulgatore ambientale Roberto Cavallo, accompagnato lungo il percorso dal triatleta Roberto Menicucci, affronterà le sette tappe della corsa dal 4 al 10 maggio prossimi.

Il messaggio che Keep Clean and Run+ vuole lanciare è sempre forte e chiaro: il littering, che uccide i nostri mari, va contrastato nei suoi luoghi d’origine, ovvero nell’entroterra. E tutti possono fare due semplici gesti per combatterlo: evitare di abbandonare i propri rifiuti e chinarsi per raccogliere quanto sta già inquinando l’ambiente. Dopo aver anticipato l’ormai diffuso fenomeno che abbina corsa e rimozione del littering - recentemente ribattezzato plogging- oggi KCR+ punta ad allargare la platea degli sportivi che abbinano l’attività fisica a quella di rimozione degli abbandoni in natura.

La corsa

KCR+ prenderà il via venerdì 4 maggio 2019 dal “Re di Pietra”, il Monviso, ovvero dalla sorgente del Po, per concludersi una settimana dopo a Pila, nel Delta del Po. Gli eco-atleti, in sette tappe, percorreranno le sponde del più importante fiume italiano attraversando Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Il percorso prevede un totale di 730 chilometri da percorrere di corsa (e, in piccola parte, in bici).

La corsa, promossa da AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale - in collaborazione e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata presentata a Roma, alla presenza di una rappresentanza del Ministero, dei Comuni sede di tappa e degli sponsor. Madrina dell’evento anche quest’anno Lucia Cuffaro, volto noto della trasmissione Rai “Uno Mattina In Famiglia”. Per l’occasione, a fare da testimonial dell’evento, l’ultramaratoneta Giorgio Calcaterra.

Le tappe e gli eventi

KCR+ partirà da Crissolo (CN) sabato 4 maggio e si concluderà venerdì 10 maggio a Pila, seguendo il corso del Po. Per sette giorni, Cavallo e Menicucci raccoglieranno i rifiuti abbandonati che troveranno lungo il percorso, fotografando e mappando quelli che non sarà possibile portare con sé. Queste, nell’ordine, le città sede di tappa: Crissolo (Monviso), Carignano (TO), Casale Monferrato (AL), Pavia, Cremona, Mantova, Ferrara, Porto Tolle-Frazione Pila (RO).

Previste, inoltre, numerose tappe intermedie, dove la popolazione –a partire da scuole, famiglie e associazioni del territorio– sarà invitata a partecipare a eventi di pulizia del territorio e/o incontri, durante i quali verranno presentate le finalità dell’iniziativa e la campagna europea, concentrandosi poi sui dati legati all’azione di contrasto all’abbandono dei rifiuti.

Il messaggio

L’iniziativa vuole sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering, ponendo l’attenzione sull’origine di tali rifiuti. La scelta di incentrare l’evento sportivo negli eco-sistemi montano e marino, infatti, nasce dalla consapevolezza che oltre il 75% dell’inquinamento dei mari ha origine nell’entroterra e viene trasportato dai fiumi. La novità principale di questa edizione sarà quindi l’estensione del focus delle plastiche in mare anche ai fiumi. Per indagare tale fenomeno un team di ricercatori, guidati da Franco Borgogno, seguirà i due eco-runner durante la corsa e si occuperà di monitorare le acque del Po raccogliendo dati scientifici sullo stato di inquinamento. Infine, oltre alla pulizia del territorio in senso stretto, saranno anche messe in risalto le esperienze e le filiere virtuose di gestione e trattamento dei rifiuti.

Il Keep Clean and Run è un evento che ci consente di parlare di rifiuti non solo in accezione negativa- afferma Sergio Cristofanelli del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare-. Eventi del genere rappresentano infatti un’occasione per cambiare l’approccio culturale sul tema, e vedere i rifiuti non solo come veleni ma anche come occasione di sviluppo economico. Per questo abbiamo bisogno di comunicazione positiva e AICA, grazie al Keep Clean and Run, ci offre questa occasione. Condividiamo inoltre la scelta degli organizzatori di ambientare l’edizione di quest’anno lungo il Po, uno storico luogo di Pace e di valore inestimabile dal punto di vista paesaggistico”.

Il runner e testimonial dell’iniziativa, Giorgio Calcaterra ha invece dichiarato: “Grazie a mio padre ho visto la corsa non solo come fatica e sudore, ma come compagnia e amicizia. Così come la corsa anche i rifiuti possono essere visti in modo differente, non solo in termini negativi, ma anche come risorse. Keep Clean and Run unisce qualcosa che ci fa bene, ovvero lo sport e l’ambiente, alla motivazione a fare qualcosa di bene, e credo si debba imparare da questa bella iniziativa. Un giorno spero possano esserci delle gare di corsa dove vince chi raccoglie più rifiuti”.

 

L’eco-runner Roberto Cavallo spiega la genesi e il messaggio affidato al Keep Clean and Run: “L'idea centrale è di parlare di rifiuti in modo diverso: si sente dire che dobbiamo variare paradigma, ma poi alla fine abbiamo bisogno di una sedicenne per riflettere e fare qualcosa. Eravamo alla ricerca di un modo per comunicare il viaggio di un rifiuto dall’entroterra al mare e da un incontro casuale con un amico, che aveva corso da Aosta a Ventimiglia, è nata l'idea del Keep Clean and Run, che nel tempo è diventato un format. Grazie a questa iniziativa ogni anno incontriamo dai 3 ai 7 mila studenti che chinano la schiena per raccogliere i rifiuti, ma riusciamo anche a raggiungere milioni di persone tramite l’attenzione dei media. Sono tante le parole chiave che si possono associare al Keep Clean and Run: territorio, comunità-fatta di aziende o comuni che ci sostengono e grazie a questa iniziativa realizzano azioni di pulizia-, corsa perché è un

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