Un progetto ambizioso, a carattere nazionale, che punta a creare un network di imprese cooperative che operano nell’ambito della portualità, per lo sviluppo del settore e, di conseguenza, dei territori in cui insistono aree portuali. L’ha avviato Confcooperative Lavoro e Servizi e coinvolge 6 aree portuali. La Sicilia è la seconda tappa italiana dopo la Sardegna e Siracusa è l’unica tappa siciliana.
L’appuntamento è fissato per il prossimo venerdì 15 febbraio alle 9.30 all’Urban Center di via Nino Bixio, a ridosso del Porto Grande. Il tema è “Le imprese cooperative nei porti per lo Sviluppo dei Territori”. Un momento per analizzare le buone prassi e farne tesoro e per avanzare agli enti locali e alla politica proposte concrete, da portare avanti a livello regionale e nazionale.
“L’evento di Siracusa – coordinato dalla Confcooperative Lavoro e Servizi Sicilia, spiega il Presidente , Enzo Rindinella – segue il progetto nazionale di Federazione e permetterebbe all’amministrazione regionale, ma soprattutto agli enti locali dei comuni in cui insistono le aree portuali e retro portuali, aereoportuali, e retro aeroportuali, di condividere idee, progetti, da consegnare alla politica, sia regionale che nazionale, attraverso un’analisi puntuale sullo sviluppo dei territori”.Alla tavola rotonda prenderanno parte i vertici nazionali di Confcooeprative Lavoro e Servizi, con il presidente Massimo Stronati e di Confcooperative Sicilia, con il presidente Gaetano Mancini. Un confronto che vedrà la partecipazione dell’Autorità Portuale sarda, presieduta da Massimo Deiana. Per la Sicilia, ci saranno, tra gli altri, i rappresentanti dell’Autorità Portuale di Augusta, con il responsabile Affari Generali, Massimo Scatà, il segretario della Commissione Attività Produttive all’Ars, Giovanni Cafeo, il responsabile Area Demanio ed Autorizzazioni dell’Autorità Portuale di Messina, Giuseppe Lembo e l’Esperto internazionale di Logistica Portuale, Domenico Sciotto. Sarà l’occasione per analizzare le buone pratiche applicate in alcune aree portuali italiane e per mettere sul tavolo progetti concreti, anche legati al futuro dei trasporti.