Si parte quindi Martedì 26 maggio 2015 alle ore 10.30 presso l’Auditorium del padiglione Cascina Triulza, dove si terrà il primo convegno “Nutrire i territori: qualità dei servizi, qualità della vita”. 

Il convegno, moderato dal giornalista RAI Nicola Porro vedrà la presenza tra gli altri di Marco Gasparri, (Direttore Sourcing Servizi & Utility di CONSIP), di Simone Tani (Amministratore Unico di SAS spa e Docente di politiche di innovazione presso l’Università di Firenze), di Giuseppe Catalano (Professore di Economia Pubblica dell’Università La Sapienza di Roma), di alcuni City Manager delle principali Aree Metropolitane e di ospiti internazionali del movimento cooperativo.

L’incontro ha l’obiettivo di evidenziare, di fronte ad una platea di interlocutori istituzionali, come il modello cooperativo nei servizi rivolti alle città contribuisca a migliorarne la qualità a supporto della vivibilità e delle sostenibilità dei cittadini.

La cooperazione dei servizi oggi in grado di contribuire allo sviluppo sostenibile nel contesto delle smart cities, ovvero nella gestione “intelligente” delle attività economiche, della mobilità, delle risorse ambientali, delle relazioni tra le persone alimentando uno sviluppo economico sostenibile attraverso una gestione saggia e partecipata delle risorse naturali.
Il tema del convegno prende spunto dal lavoro svolto da Federlavoro e Servizi, negli ultimi due anni, quando è stato avviato uno specifico progetto sulle Aree metropolitane, per il quale è stata istituita una Commissione scientifica, impegnata ad elaborare le proposte di crescita dell’impresa cooperativa nei futuri contesti urbani delle Città metropolitane e nelle aree interne del nostro Paese.
Dal dialogo con le istituzioni governative e dall’approfondimento delle proposte normative in via di definizione, il gruppo di lavoro, a cui hanno preso parte docenti dalle principali università italiane ed esperti consulenti d’impresa, ha contribuito a comporre le proposte delle imprese cooperative di servizi, per una corretta ridefinizione dei compiti e dei ruoli dei centri di committenza in ambito territoriale, senza marginalizzare le piccole e medie cooperative e snaturare l’identità e le peculiarità della cooperazione.
La gestione dei servizi all’interno delle aree metropolitane diviene dunque terreno naturale per le imprese cooperative impegnate da sempre, per loro peculiarità, alla cura della qualità, all’attenzione verso le comunità locali e al rispetto del territorio.