Le cooperative che hanno deciso di intraprendere questo percorso, ed esplorare il mercato serbo, sono eterogeneamente distribuite sul territorio ed appartenenti a vari settori di interesse, che Federlavoro ed Indaco hanno opportunamente raggruppato in tre sotto aree di intervento:
facility, costruzioni ed infrastrutture
,
rifiuti e gestione di risorse idriche,
web marketing e servizi alle costruzioni.
E’ imminente la partenza di Indaco per lo svolgimento della pre-missione. Infatti, dopo un lavoro di tessitura di relazioni fatto a distanza e con i partner locali serbi, dal 5 al 7 settembre, lo staff di Indaco sarà a Novisad per la preparazione della missione: la programmazione degli incontri, l’evento di presentazione del progetto agli interlocutori locali e le riunioni apposite con gli interlocutori istituzionali e gli imprenditori interessati.
Nel corso del mese di luglio e nella prima settimana di agosto la Federazione ha lavorato al fianco di Indaco per la preparazione della missione e per individuare le specifiche necessità informative, i soggetti interlocutori da incontrare e gli obiettivi specifici sui quali focalizzarsi.
Sempre in luglio, il Direttore della Federazione Ambrosio ed il Presidente di Indaco Mattioli hanno incontrato Rade Berbakov, primo Consigliere dell’Ambasciata di Serbia in Italia, per presentare il progetto e per avere ulteriori suggerimenti su eventuali contatti da avviare e spunti di riflessione da percorrere. Berbakov si è dichiarato disponibile a sostenere la missione e soddisfatto della scelta della regione Voivodina, da cui tra l’altro egli stesso proviene e, quindi ben conosce.
Le cooperative che parteciperanno hanno messo a punto il company profile anche in lingua inglese e sono pronte a partire mettendosi in gioco in questa esperienza.
La Serbia rappresenta oggi una piattaforma
per le esportazioni su Balcani, Russia, Kazakistan, Bielorussia e Turchia,
avendo con questi paesi accordi di libero scambio.
Inoltre, a seguito degli
accordi CEFTA ed EFTA, la Serbia si trova a giocare su mercarti potenziali
rispettivamente di potenziale di 30 milioni di consumatori (CEFTA: paesi inclusi:
Bosnia, Erzegovina, Croazia, Macedonia, Moldavia, Albania), e di 18 milioni di consumatori
(EFTA, entrata in vigore aprile 2010). Gli attuali principali settori
d’interesse per la Serbia sono oggi: costruzioni, energia ambiente, tessile,
automobilistico, tessile, assicurativo e bancario.
Al rientro della pre-missione, a metà settembre, sarà pronto il programma dettagliato della Missione e le informazioni logistiche per la partenza ed il soggiorno a Novisad.