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L’Italia imbocca la ripresa, nel 2015 export in crescita del 5%

L’Italia imbocca la ripresa, nel 2015 export in crescita del 5% Nello scenario del commercio internazionale dei beni che nel 2014 risulta in contenuta crescita rispetto al 2013 (+0,6%), l’Italia registra una crescita del valore in euro delle merci esportate (+2%) e una diminuzione delle importazioni (-1,6%), determinando un ampliamento dell’avanzo commerciale. Il miglioramento dell'attivo è di 13,7 miliardi rispetto al 2013, con un livello del saldo pari a +42,9 miliardi

Categorie: Progetti Tags: commercio internazionale; export italiano; crescit

Nello scenario del commercio internazionale dei beni che nel 2014 risulta in contenuta crescita rispetto al 2013 (+0,6%), l’Italia registra una crescita del valore in euro delle merci esportate (+2%) e una diminuzione delle importazioni (-1,6%), determinando un ampliamento dell’avanzo commerciale. L'Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra Istat e Ice indica come il miglioramento dell'attivo è di 13,7 miliardi rispetto al 2013, con un livello del saldo pari a +42,9 miliardi, che è il più elevato del decennio 2005-2014. Per quanto riguarda i principali raggruppamenti di industrie, nel 2014 si registra una riduzione del deficit nell’interscambio di prodotti energetici (-43,1 miliardi); rispetto al 2013 aumenta l’avanzo nell’interscambio di beni di consumo durevoli (+1,9 miliardi) e di beni strumentali (+1,8 miliardi). Tra i gruppi di prodotti manifatturieri in cui l’Italia detiene nel 2014 le più elevate quote sulle esportazioni mondiali di merci, si segnalano: materiali da costruzione in terracotta (21,5%); cuoio conciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria, pellicce preparate e tinte (14,1%); pietre tagliate, modellate e finite (13,9%); prodotti da forno e farinacei (13,4%); articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili (10,9%); cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (10,2%). Circa la struttura e performance economica delle imprese esportatrici emerge che nel 2013 erano attive 191.262 imprese esportatrici: nel 45,5% dei casi si tratta di imprese manifatturiere (con un peso dell’84,3% sul valore complessivo delle esportazioni delle imprese industriali e dei servizi), nel 40,1% sono imprese commerciali e nel 14,4% sono imprese che operano in altri settori. In un precedente report della Sace, erano stati individuati i 39 mercati mondiali più promettenti per le nostre aziende. Tra questi Best 39, Algeria, Qatar ─ dove la quota di export delle aziende italiane è del 5,7%, quasi il doppio di quella delle imprese francesi, molto vicina a quella dei tedeschi ─ Turchia, Egitto, nel quale le potenzialità sono molte, considerando la partenza di diversi progetti, soprattutto infrastrutturali. Il mercato in cui la quota delle imprese italiane è decisamente da migliorare è invece quello cinese: abbiamo solo lo 0,9% del mercato, là dove la Germania ha il 4,8% e la Francia l’1,2%; discorso analogo, dati alla mano, per Stati Uniti, Regno Unito e Arabia Saudita.

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